Il governo di Dublino ha approvato un piano per una legge entro fine maggio che consenta il rimpatrio dei migranti arrivati dal Regno Unito. A marzo l'Alta Corte irlandese ha definito il vicino un Paese "non sicuro" a causa del prossimo trasferimento in Ruanda dei richiedenti asilo
Il governo irlandese sta cercando di definire una legge che consenta di risolvere entro la fine di maggio la crisi che si è aperta con il Regno Unito, con l'ondata di migranti che si è riversata nell'isola dopo il via libera di Londra al trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda.
Un piano per una misura che riqualificherebbe il Regno Unito come "Paese sicuro" per i rimpatri è stato già approvato in questi giorni dall'esecutivo di Dublino.
"Questa non è una panacea, non c'è mai stata una panacea quando si parla di rimpatri, il modo più efficace per avere un sistema di immigrazione che sia fermo ma equo è un sistema di elaborazione rapida delle domande di asilo" ha dichiarato martedì la ministra della Giustizia irlandese, Helen Mc Entee, che ha presentato il piano.
Il provvedimento si rende necessario perchè a marzo l'Alta corte irlandese si è pronunciata contro i rimpatri di migranti nel Regno Unito, che costituirebbero una violazione del diritto dell'Unione Europea, in quanto l'accordo sulle deportazioni in Ruanda lo rende un "Paese terzo non sicuro" per i migranti.
I due Paesi hanno discusso della questione lunedì nella periodica conferenza intergovernativa chiusa con parole concilianti da parte delle autorità.
Per Sunak la partenza dei migranti verso l'Irlanda significa che il piano Ruanda "funziona"
Il primo ministro britannico Rishi Sunak, tuttavia, ha dichiarato che l'aumento dei migranti che attraversano il confine tra Irlanda del Nord e Repubblica d'Irlanda dimostra che la sua politica di deportazione in Ruanda "sta funzionando", perchè è un "deterrente" per i richiedenti asilo "ed è questo che voglio" ha detto Sunak.
La settimana scorsa il primo ministro irlandese, Simon Harris, ha chiesto pubblicamente che l'Irlanda non sia una scappatoia per le decisioni prese a Londra. Harris ha anche ricordato al governo del Regno Unito che un accordo del 2020 (poi sospeso per via del Covid) prevede il rimpatrio dei richiedenti asilo in entrambe le direzioni.
Più di 1.400 migranti irregolari sono attualmente senza alloggio in Irlanda e molti di loro vivono accampati lungo Mount Street, nel centro di Dublino, dove si trova l'ufficio che esamina le richieste di protezione internazionale.