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Brexit, nuove regole sui prodotti freschi europei: preoccupano le ispezioni alla frontiera

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Di Michela Morsa
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Dal 30 aprile tutti i prodotti freschi provenienti dall'Unione europea, latticini e carne ma anche fiori e piante, dovranno essere ispezionati al loro arrivo nel Regno Unito. Le nuove regole preoccupano gli esportatori e i responsabili delle dogane, che temono ritardi e aumento dei prezzi

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Le nuove regolepost-Brexit, entrate in vigore nella notte, prevedono che tutti i carichi europei di prodotti freschi (latticini e carne, ma anche fiori e piante) debbano essere ispezionati prima di arrivare sugli scaffali del Regno Unito. 

I controlli britannici sono stati rinviati cinque volte da quando il Regno Unito ha lasciato l'Unione Europea, mentre nell'altra direzione i controlli sono in atto da tempo. Secondo Londra le nuove regole sono necessarie per la sicurezza dei prodotti, per monitorare le malattie e per proteggere il proprio mercato.

Fino ad ora, era consentito effettuare le ispezioni in numerosi punti di controllo sparsi nel Paese, prossimi agli indirizzi di consegna. Ma le nuove regole prevedono che i fiorie lepiantedebbano essere ispezionati immediatamente dopo che il carico è stato prelevato dal traghetto. 

Il cambio di passo rende nervoso il settore olandese dei fiori e delle piante: gli esportatori prevedono ritardi lunghi giorni e un aumento dei prezzi per i consumatori britannici. 

Leon Verschoor, da decenni uno dei maggiori esportatori olandesi nel Regno Unito, sostiene che le nuove regole porteranno a una forte crescita dei prezzi: “I consumatori inglesi hanno già sperimentato un aumento del 5 per cento a causa della Brexit. Ora aumenteranno di un altro 5 per cento, perché tutte le ispezioni vengono fatte nei Paesi Bassi e poi, entro 24 ore, la stessa identica ispezione viene ripetuta in Inghilterra”.

All'inflazione data per certa, si aggiungono i problemi logistici. Secondo Verschoor se si lasciano fiori e piante per troppo tempo nei camion,cosa che avverrà perché le ispezioni richiedono il loro tempo, si rischia anche di guastarli.

C'è preoccupazione anche dal lato britannico. Il direttore di una società di sdoganamento britannica Jon Beech nota che, oltre all'aumento dei prezzi, ci sarà un'inevitabile aumento dei tempi di smistamento di ogni carico e delle pratiche burocratiche. "Il prezzo aumenterà senza dubbio. E dal primo giorno, oltre ai costi aggiuntivi, ci saranno indubbiamente dei ritardi".

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