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Gaza, si moltiplicano le proteste nelle università contro Israele

Uno degli accampamenti studenteschi che solidarizzano con i palestinesi
Uno degli accampamenti studenteschi che solidarizzano con i palestinesi Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Andrea Barolini
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Da Berlino a Roma, da Parigi a Barcellona, passando da Cambridge e Helsinki, numerosi gruppi studenteschi stanno protestando contro l'intervento militare israeliano nella Striscia di Gaza

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Non tutti a Malmö hanno accolto con favore l'Eurovision Song Contest. Migliaia di manifestanti filo-palestinesi hanno protestato giovedì nella città portuale svedese contro la partecipazione di Israele al concorso musicale. I manifestanti, che sventolavano bandiere palestinesi, si sono riuniti in particolare nella storica piazza Stortorget, vicino al municipio cinquecentesco di Malmö, per poi marciare attraverso la città, fino alla sede dell'evento.

Il corteo rumoroso e pacifico, una nuova manifestazione prevista sabato

Al grido di "Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera!" e "Israele è uno Stato terrorista", i manifestanti hanno acceso fumogeni con i colori palestinesi, nel contesto di una manifestazione rumorosa e pacifica. Chiedendo a gran voce un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Appassionati di musica in abiti colorati o avvolti nelle loro bandiere nazionali si sono mescolati nelle strade ai sostenitori della causa palestinese.

Imponente la presenza della polizia, con tanto di agenti sui tetti dei palazzi e un elicottero in volo per seguire il corteo, che è sfilato nella città tra numerose finestre e balconi dalle quali sventolavano bandiere palestinesi. Una nuova manifestazione è in programma nella giornata di sabato.

Per Eurovision il concorso deve restare apolitico. Ma con la Russia si è deciso diversamente

Da parte loro, gli organizzatori del concorso ripetono di voler mantenere l'Eurovision un evento apolitico, hanno respinto le richieste di vietare l'ingresso a Israele per la sua condotta in guerra contro Hamas. Hanno però chiesto ai partecipanti dello Stato ebraico di modificare il testo di una canzone, originariamente intitolata "October Rain" (Pioggia d'ottobre), con un apparente riferimento all'attacco di Hamas del 7 ottobre nel corso del quale hanno perso la vita 1.200 israeliani. La canzone è stata ribattezzata "Hurricane" e la cantante israeliana Eden Golan ha così potuto partecipare al concorso.

I critici rispetto alla decisione di far gareggiare Israele fanno notare che la Russia è stata esclusa dall'Eurovision dopo l'invasione dell'Ucraina, e la Bielorussia lo era stata un anno prima per la repressione del dissenso da parte del suo governo.

Proteste studentesche contro Israele in numerose università d'Europa

Le proteste non si arrestano all'Eurovision. Al contrario, in numerose università europee (e non solo) continua la mobilitazione studentesca. La polizia tedesca ha bloccato una protesta di diverse centinaia di attivisti filo-palestinesi che avevano occupato un'area della Free University di Berlino. Similmente, alcuni manifestanti hanno preso possesso di un edificio universitario ad Amsterdam, dopo che la polizia ha arrestato 169 persone in un'altra sede dell'ateneo. Due persone sono rimaste in custodia con il sospetto di aver commesso violenza pubblica.

Altrove, alcuni accampamenti di studenti sono stati autorizzati: è il caso di Cambridge, ad esempio. Ma proteste sono state organizzate anche in Finlandia, Danimarca, Italia, Spagna, Francia e Gran Bretagna. Inoltre, nella città di Lipsia, nella Germania orientale, circa 50 manifestanti filo-palestinesi hanno piantato tende all'università e occupato un'aula. 

Anche in Italia mobilitazioni studentesche

In Finlandia hanno sfilato i membri del gruppo Students for Palestine si sono accampati davanti all'edificio principale dell'università di Helsinki, chiedendo all'ateneo di tagliare i legami accademici con le università israeliane. In Danimarca, gli studenti hanno allestito un accampamento pro-palestinese all'università di Copenhagen

Anche a Bologna sono comparse tende, e proteste sono state organizzate anche a Roma e Napoli.  In Spagna, decine di studenti hanno trascorso più di una settimana in un accampamento pro-palestinese nel campus dell'università di Valencia. Proteste anche a Barcellona e nei Paesi Baschi. simili sono stati allestiti lunedì all'Università di Barcellona, Madrid e all'Università dei Paesi Baschi. A Parigi, i gruppi studenteschi hanno indetto raduni in solidarietà con i palestinesi all'università Science Po.

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